Attività di volontariato e obblighi assicurativi: la normativa del Terzo Settore

Attività di volontariato e obblighi assicurativi: la normativa del Terzo Settore

Secondo il recente censimento delle istituzioni non profit svolto da ISTAT, sono quattro milioni e mezzo le persone in Italia che prestano il proprio lavoro a favore del benessere altrui. Una cifra rilevante, che indica quanto sia preziosa la macchina del volontariato nel nostro paese.

Proprio il mondo del volontariato negli ultimi anni è stato oggetto di importanti novità con la Riforma del Terzo Settore, che ha introdotto nuovi obblighi per le Organizzazioni di Volontariato, per le Associazioni di Promozione Sociale e per tutti gli enti che impiegano volontari nello svolgimento delle loro attività in Italia.

L'articolo 17 del D.lgs. 117/17 ha ridefinito la figura del volontario come "persona che, per sua libera scelta, svolge attività in favore della comunità e del bene comune […] in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro, neanche indiretti, ed esclusivamente per fini di solidarietà".

Gli Enti del Terzo Settore che si avvalgono del contributo dei volontari, così come definiti dall’articolo 17, devono rispettare due obblighi introdotti dalla Riforma: dotare i propri volontari di un’adeguata assicurazione, come già era previsto per tutte le Organizzazioni di Volontariato; e tenere un Registro dei Volontari.

Il Registro dei Volontari è un documento obbligatorio e da tenere sempre aggiornato, sul quale sono riportati i dati di tutte le persone che prestano attività di volontariato presso l’ente in modo non occasionale, ovvero con natura continuativa nel tempo, consentendo di conoscere in qualsiasi momento chi sono i volontari dell’organizzazione.

Secondo la normativa, solo i volontari che compaiono nel registro sono infatti assicurati dall’ente e la compagnia assicuratrice deve poter verificare al suo interno la presenza del nominativo del volontario che ha subito il danno o lo ha causato.

Quindi la tenuta del registro dei volontari diventa fondamentale per adempiere all’obbligo di assicurazione previsto.

Occorre sottolineare che l’obbligo di assicurazione permane anche per i volontari occasionali, i cui dati devono comunque essere raccolti e conservati per essere messi a disposizione della compagnia assicuratrice. Per questo motivo, è facoltà dell'ente istituire un'apposita sezione separata all’interno del proprio Registro dei Volontari anche per i volontari occasionali.

Per quanto riguarda l’assicurazione dei volontari, è importante ricordare che non ci sono specifiche indicazioni legislative circa le somme assicurate e i massimali di garanzia necessari a fornire idonee tutele. Tuttavia, il Decreto Ministeriale del 6 ottobre 2021 ha stabilito l’obbligatorietà di coprire i volontari contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell’attività di volontariato, oltre che per la responsabilità civile per i danni cagionati a terzi dall’esercizio dell’attività stessa.

Per quanto riguarda il Registro dei Volontari invece, prima di essere posto in uso deve essere numerato progressivamente in ogni pagina e bollato in ogni foglio da un notaio o da un altro pubblico ufficiale a ciò abilitato. È inoltre possibile tenere il registro anche in forma elettronica e/o telematica, a condizione che i sistemi utilizzati assicurino l’inalterabilità delle scritture e la data in cui le stesse sono apposte.

Campi di volontariato in Italia: un’occasione per “sporcarsi le mani”

Ogni anno in Italia, nel periodo estivo, nascono diversi Campi di Volontariato, piccoli progetti della durata di pochi giorni durante i quali i volontari di diversi paesi, con culture ed esperienze diverse, si incontrano per vivere e lavorare insieme.

Durante questi periodi, i partecipanti si impegnano a sostenere progetti utili alla collettività e alla comunità locale, che possono includere attività come la raccolta di alimenti, la promozione dell'educazione e della cultura, il supporto a categorie svantaggiate, e molto altro ancora. I campi di volontariato rappresentano un’opportunità sia per i giovani, che hanno la possibilità di vivere momenti di formazione e di sviluppare le proprie competenze sociali e lavorative, sia per gli adulti, che possono mettere le proprie competenze al servizio della comunità.

L’esperienza in un campo di volontariato può dare la possibilità di arricchire il proprio curriculum vitae con l'acquisizione di competenze trasversali quali capacità comunicative, attitudine al lavoro in gruppo, abilità nel problem solving, senso di responsabilità, affidabilità e spirito di iniziativa.

Prima di intraprendere un’esperienza in un campo di volontariato però, consigliamo sempre di informarsi riguardo a diversi aspetti.

In primis, è fondamentale valutare il programma proposto dall’organizzazione e verificare l’esistenza dell’assicurazione.

In secondo luogo, è opportuno informarsi rispetto all’obiettivo del campo e alle attività che i volontari andranno a svolgere. Trattandosi di un’esperienza di diversi giorni, è importante scegliere un’attività che possa piacervi e che più si avvicini alle vostre aspettative.  

La Proposta di SISCOS per l'Assicurazione dei volontari

La Polizza per il Volontariato in Italia di SISCOS comprende la copertura per malattiainfortuni responsabilità civile per tutti i volontari in Italia, sia strutturali che occasionali, oltre all’estensione per tutela legale e responsabilità patrimoniale degli amministratori.

La polizza assicura gli aderenti che prestano attività di volontariato per gli infortuni e le malattie connessi con lo svolgimento dell’attività stessa, nonché per la responsabilità civile verso terzi.

Inoltre, con la Polizza del Volontariato di SISCOS è incluso il Registro Elettronico dei Volontari senza costi aggiuntivi.

Se foste interessati a stipulare una polizza per i vostri volontari, vi invitiamo a compilare il seguente modulo per la richiesta di preventivo. 

 

 

 


 

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