Paese / Paesi: Italia
Numero di mesi: 12
Data di scadenza: 10/02/2023
Testo:
SETTORE E AREA DI INTERVENTO:
Settore: promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all'estero e sostegno alle comunità di italiani all'estero.
Area di intervento: Cooperazione allo sviluppo, anche con riferimento alla promozione della democrazia partecipativa e ai settori dell’assistenza, del patrimonio culturale, dell’ambiente e dell’aiuto umanitario alle popolazioni vittime di catastrofi.
CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO:
Contesto generale
In Perú le popolazioni indigene, andine ed amazzoniche sebbene formalmente facciano parte della popolazione del Perú, continuano a vedersi violati i loro diritti basici. Questo é confermato, per esempio, dai molti casi, in cui viene negato, o prolungato infinitamente, il diritto ad ottenere il riconoscimento giuridico della loro esistenza e del loro territorio ancestrale o dall’essere oggetto di repressione violenta, i cui casi, quasi sempre rimangono impuni.
Giá nel recente passato, durante il Conflitto Armato Interno (1980 ed il 2000), dei 69.280 morti e scomparsi, il 75% é stata l’inerme popolazione indigena (Informe Final de la CVR – agosto 2003). Le conseguenze di quanto accaduto sono vive ancora oggi, quando vengono negati o creati ostacoli, senza ragione, ai familiari, per il riconoscimento di vittime del conflitto, per poter accedere, ad alcun tipo di
risarcimento o beneficio o per reclamare la riesumazione dei corpi dei loro cari. Chiesa ed organizzazioni sociali sono tuttora testinoni della repressione violenta ed ingiustificata subita dalle popolazioni indigene.
Accade ancora che i popoli indigeni si oppongono all’entrata delle grandi imprese e multinazionali nei loro territori, senza il rispetto e l’applicazione della legge vigente della prevista Consulta Previa alle comunitá, le quali impongono un diritto di concessione per vari decenni, elargitogli dai governi di turno, per sfruttare i loro territori con attivitá di estrazione mineraria o del petrolio o imporre monoculture e disboscamento.
Il tutto, senza il minimo rispetto dell’ambiente, causando gravi danni per l’inquinamento del suolo, acqua e aria, pregiudicando cosí l’ecosistema e le attivitá agricole della popolazione circostante. Questo é il fenomeno denominato dei “conflitti socioambientali”, che avviene tra grandi imprese o lo Stato e le comunitá indigene. Chi maggiormente assume un ruolo vigilante é l’istituzione statale della Defensoría
del Pueblo, che denuncia, in tutto il territorio nazionale, ogni mese, che in media ci sono circa 200 conflitti di questo tipo. Reporte de Conflictos Sociales N. 215_Enero 2022 de la Defensoría del Pueblo denuncia 203 conflitti sociali, di cui il 65% sono socioambientali ed il 83% in territorio indigeni andini ed amazzonici.
A tutto questo, FOCSIV e le organizzazioni partner, cercano di rispondere promuovendo una cultura di pace, nella tutela e diffusione dei diritti e nella riduzione delle ineguaglianze e discriminazioni, in particolare nelle seguenti sedi:
LIMA (140406 - 140410- 143987)
Il presente progetto, realizzato nella provincia di Lima, FOCSIV, attraverso i suoi partner locali:
IDEHPUCP, CEAS, IDL, operano sui temi dei diritti umani ed in particolare per difendere i diritti delle popolazioni indigene, nelle sedi delle istituzioni pubbliche della capitale, per rispondere all’abbandono da parte dello Stato che ignora molte volte il riconoscimento giuridico dei loro territori ancestrali, la discriminazione delle loro culture ancestrali e delle disuguaglianze rispetto al resto della popolazione del Perú, L’abbandono si riflette anche nella scarsa coscienza della popolazione delle comunità indigene sui
propri diritti e scarso livello di specializzazione e tecnologia applicata per sviluppare un’economia sostenibile ed in armonia con l’ambiente per adeguare le coltivazioni alle esigenze del cambiamento climatico e combattere le varie cause della denutrizione cronica infantile e materna.
Lima Metropolitana raggiunge i quasi 11 milioni di abitanti (il 32% della popolazione peruviana) il 68% dei quali é immigrante o discendente dalle Ande e dall’Amazzonia del Perú. Migrazioni dovute prima per sfuggire dalla miseria causata per di piú dallo sfruttamento del latifondismo; poi, a partire dagli anni Ottanta per sfuggire dalla violenza politica, del Conflitto Armato interno; attualmente soprattutto da
“esiliati ambientali”, coloro che fuggono dai conflitti socioambientali. In questo settore interviene CEAS attraverso le alcune istituzioni ecclesiastiche denunciando l’evidenza di uno Stato debole, che viola i diritti umani delle popolazioni vulnerabili, soprattutto quando questi entrano in conflitto con i grandi interessi economici del paese.
Dal punto di vista politico, Lima centralizza tutti gli aspetti della vita del paese, fin dal periodo coloniale. Il centralismo, che non è solo politico, ma anche economico, sociale e culturale, ignora ed esclude la pluriculturalitá presente attraverso popolazioni millenarie. Il centralismo porta, inoltre, a concentrare la quasi totalitá delle istituzioni pubbliche ed il peso politico nella capitale. E questo porta a che la maggior
parte delle istituzioni abbiano la loro sede proprio a Llima, per poter incidere nel lavoro di advocacy a vari livelli, in materia di difesa dei diritti umani e rispetto dei diritti delle popolazioni indigene. Strategia usata anche dall’Instituto de Democracia y Derechos Humanos de la Pontificia Universidad Católica del Perú (IDEHPUCP) dalla Commissione Episcopal Acción Social (CEAS) e dall’Instituto de Defensa Legal
(IDL) e dalla sede nazionale di Cáritas Perú. Nel territorio di Lima queste 3 istituzioni partner intervengono in specifici contesti della città e su specifici bisogni di tutto il paese, complicati anche dalle conseguenze della pandemia del COVID-19.
Bisogni/Aspetti da innovare
I bisogni specifici dei contesti dove opera FOCSIV, in collaboraione con i partner locali, derivano dalla mancanza del rispetto dei diritti delle popolazioni indigene, andine ed amazzoniche, che si esprimono concretamente nella mancanza di un ordinamento territoriale qualificato che non permette il riconoscimento giuridico delle stesse comunitá amazzoniche e del loro territorio Bisogni che oggi sono
visti con sempre maggior preoccupazione, per la situazione di pandemia del COVID-19, che oltre ad essere letale per la popolazione indigena vulnerabile, contribuirá a distogliere ancora di piú le attenzioni dello Stato sulla difesa dei loro diritti, per dedicarsi a questa nuova emergenza ed ai suoi effetti, soprattutto sulla popolazione urbana.
I bisogni comuni ai territori coinvolti e gli aspetti sui quali si vuole porre attenzione con il presente progetto possono essere così ricapitolati:
➢ La mancanza di rispetto dei diritti delle popolazioni indigene, soprattutto a conseguenza dei 110 conflitti socioambientali, che in media ci sono ogni mese, a livello nazionale.
➢ La mancanza di volontá politica di creare un ordinamento giuridico qualificato che riconosca giuridicamente l’esistenza di comunitá indigene amazzoniche e del loro territorio.
➢ il sorgere dei conflitti socioambientali derivati dalla concessione del territorio indigeno dallo Stato alle multinazionali o grandi imprese minerarie o petrolifere.
➢ Debolezza delle organizzazioni indigene per poter affrontare politicamente e giuridicamente tutti i casi di violazioni ai loro.
➢ Mancanza di informazione, strategie e formazione tecnica da parte delle istituzioni pubbliche alle popolazioni indigene, per affrontare le conseguenze del cambio climatico ed intervenire con programmi di adattamento, a livello nazionale e nelle zone di influenza.
In ognuno dei territori coinvolti, il mancato rispetto dei diritti delle popolazioni indigene, è messo in evidenza da bisogni specifici sui quali si vuole intervenire con il presente progetto.
Nei territori di IQUITOS (140405) LIMA (140406) e TARAPOTO (140408)
In queste sedi si opera con la collaborazione dei partner locali CEDIA, IDEHPUCP e CAAAP i bisogni principali delle comunitá amazzoniche coinvolte nel progetto sono:
• Lo scarso riconoscimento dei diritti delle comunitá indigene, principalmente dove in amplie zone dell’Amazzonia gli viene negata la proprietá comunitaria dei loro territori in cui vivono da secoli, la mancanza di riconoscimento giuridico di molte delle comuntá indigene da parte dello Stato e la mancanza di sensibilitá sulle conseguenze sociali, politiche ed economiche per le concessioni di ampli territori alle multinazionali e grandi imprese estrattive o per megaprogetti dello Stato, che genera un elevato numero di conflitti ambientali.
• L’abbandono alla popolazione indigena per elaborare strategie e formazione tecnica per affrontare le conseguenze del cambio climatico nelle attivitá rurali.
Nel territorio LIMA (143987)
In questa sede si opera con la collaborazione del partner locale IDL e i bisogni principali delle comunitá amazzoniche coinvolte nel progetto sono:
• La scarsa sensibilitá del potere giudiziario davanti alle denuncie di violazioni dei diritti individuali e collettivi indigeni, il vuoto del sistema giuridico in materia di molti aspetti del senso di giustizia, secondo la cosmovisione indigena dell’Amazzonia ed il senso di abbandono da parte delle comunitá indigene nelle denuncie di violazione ai loro diritti
• La mancanza di un ordinamento territoriale qualificato che sia riconosciuto legalmente e che permetta il riconoscimento di molte comunità indigene e del loro territorio.
• Scarsa capacitá di incidenza per creare coscienza critica nell’opinione pubblica nazionale.
• L’indifferenza e la mancanza di conoscenza di numerosi casi di violazioni ai diritti delle popolazioni indigene da parte della maggioranza dell’opinione pubblica nazionale.
OBIETTIVO DEL PROGETTO:
Obiettivo Generale
Il presente progetto concorre alla realizzazione di un programma inerente il “Sostegno, l’inclusione e la partecipazione delle persone fragili alla sociale e culturale del Paese” ponendosi come Obiettivo Generale quello potenziare gli spazi culturali nelle zone rurali ed urbano-marginali di influenza dei progetti, per alimentare una cultura del rispetto dei diritti umani e della riduzione delle discriminazioni e delle disuguaglianze, promuovendo la leadership giovanile e popolare dei vari gruppi sociali con cui si
interagisce a partire dalla valorizzazione delle culture locali e millenarie di ogni zona, contribuendo a creare un ordinamento territoriale qualificato che permetta il riconoscimento giuridico delle stesse comunitá rurali andine ed amazzoniche e del loro territorio e promuovere il coinvolgimento delle istituzioni per elaborare strategie di adattamento al cambio climatico il tutto all’interno di un quadro
generale di difesa dei diritti delle popolazioni rurali in cui si priorizza la riduzione dell’impatto della violenza contro le donne e le conseguenze politiche e sociali della disuguaglianza di genere.
Obiettivi Specifici della sede di LIMA (140406)
• Rafforzare l’ordinamento territoriale e riconoscento giuridico delle comunitá indigene e del loro territorio e sensibilizzare l’opinione pubblica generale per ridurre le concessioni territoriali indigene alle grandi imprese estrattive e che praticano il monocoltura.
• Stabilire una strategia di adattamento e mitigazione contro il cambio climatico.
Obiettivi Specifici della sede di LIMA (143987)
• Aumentare la sensibilitá del potere giudiziario davanti alle denuncie di violazioni dei diritti individuali e collettivi indigeni ed accompagnare le denuncie realizzate dalle comunitá indigene su violazioni ai loro diritti.
• Maggiore sensibilizzazione sui numerosi casi di violazioni ai diritti delle popolazioni indigene alla maggioranza dell’opinione pubblica nazionale
RUOLO ED ATTIVITÁ D'IMPIEGO DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
Nella sede dii LIMA (140406)
I 2 volontari in servizio civile saranno coinvolti nelle seguenti attività di entrambe azioni:
➢ Contribuire all’organizzazione del seminario di formazione giuridica su come accompagnare le denunce di violazione dei diritti delle comunitá indigene.
➢ Apportare alla costituzione di un equipe di consulenza e supporto ai leader indigeni di uomini e donne per attuare processi di patrocinio politico, dialogo e negoziazione dinanzi alle autorità delle istituzioni pubbliche locali, regionali e nazionali per ridurre la mancanza di ordinamento territoriale nell’Amazzonia peruviana.
➢ Collaborare alla progettazione e preparazione, di mezzi di stampa e diffusione di un opuscolo di 3 ordini del giorno bilingue; 6 microprogrammi (4 spot per microprogramma, in spagnolo regionale e 6 lingue native) trasmessi all'anno su radio locali o regionali di sensibilizzazione sull’indiscriminata politica delle concessioni territoriali da parte dello Stato a multinazionali per continuare un modello economico estrattivista.
➢ Cooperare all’organizzazione un incontro di formazione presenziale e virtuale ai leader indigeni
beneficiari su come programmare incontri nelle scuole ed universitá e come strutturare
programmi radiofonici nelle radio locali in cui giá hanno accesso, in ognuno dei capoluoghi delle regioni amazzoniche del Perú, per sensibilizzare sul diritto delle popolazioni indigene al loro territorio, alla difesa dei loro diritti ed alla Consulta Previa e ridurre l’abuso delle concessioni territoriali alle grandi imprese. I materiali e la logistica della formazione si preparano previamente a Lima.
➢ Partecipare alla programmazione ed organizzazione 2 incontri di sensibilizzazione a Lima, con il protagonismo dei leader delle 16 organizzazioni indigene beneficiarie, nelle principali piattaforme sociali in cui partecipa il CAAAP ed interventi nei mass media nazionali, per la diffusione delle agende politiche delle organizzazioni indigene amazzoniche e per incrementare l’ordinamento territoriale nell’Amazzonia peruviana e sulla difesa dei diritti indigeni.
➢ Accompagnare al monitoraggio bimestrale delle attività con visite alle sedi regionali delle organizzazioni indigene, con raccolta documentazione (dati, video, foto) e stesura di relazioni periodiche.
➢ Sostenere l’organizzazione di una riunione in ognuna delle regioni amazzoniche
con le organizzazioni indigene per promuovere lo scambio, promozione e protezione della conoscenza, innovazioni e pratiche collettive sui cambiamenti climatici, impatti socio-ambientali, mitigazione e adattamento.
➢ Collaborare alla promozione di una sul cambio climatico in 3 regioni
amazzoniche nella sede di Lima, con la partecipazione virtuale e presenziale a Lima dei leader di ognuna delle 16 organizzazioni indigene beneficiarie, con una maggioranza femminile, per definire le strategie di come affrontare la mitigazione e l’adattamento a partire dalla cosmovisione del mondo indigeno amazzonico.
➢ Partecipare all’organizzazione dello stage di leader sulla sorveglianza
ambientale indigena contro attività di società estrattive e megaprogetti e l’impatto sul cambio climatico
➢ Sorreggere l’offerta di consulenza e supporto con incontri formativi presenziali e
virtuali in supporto alle richieste delle organizzazioni locali e regionali indigene per
l'implementazione di processi di monitoraggio ambientale indigeno contro attività estrattive e megaprogetti e studi sulle conseguenze sul cambio climatico.
➢ Organizzare la partecipazione a 6 processi di dibattito presso il Ministero
dell’Ambiente e sostegno politico alla pianificazione territoriale da una prospettiva interculturale e da esperienze locali o regionali.
➢ Accompagnare il monitoraggio quadrimestrale delle attività con visite alle sedi
regionali delle organizzazioni indigene, con raccolta documentazione (dati, video, foto) e stesura di relazioni periodiche.
Nella sede di LIMA (143987)
Entrambi i 2 volontari in servizio civile saranno coinvolti nelle seguenti attività:
➢ Supportare l’organizzazione di una corso di formazione a 40 operatori del sistema di giustizia beneficiari per acquisire le conoscenze ed abilitá nel difendere i diritti delle popolazioni indigene ed attendere i casi specifici di violazione dei loro diritti.
➢ Contribuire alla selezione di 5 casi piú emblematici di violazione dei diritti umani denunciati dai 40 operatori del sistema di giustizia sui diritti indigeni beneficiari per difenderli legalmente attraverso avvocati specializzati ed allo stesso tempo denunciare come vengono violati i diritti umani delle popolazioni indigene, attrarerso i mass media nazionali per sensibilizzare l’opinione pubblica nazionale, a partire dai casi specifici, ed inserire la tematica nell’agenda politica nazionale.
➢ Sostenere la redazione di un programma di comunicazione efficace con leader di una federazione indigena su casi emblematici di violazione dei loro diritti, per aumentare la consapevolezza dell’essere soggetti attivi dei propri diritti
➢ Collaborare all’organizzazione del workshop con dirgenti indigeni, operatori del sistema giuridico e studenti, finalizzati alla costruzione collettiva di strategie legali di difesa dei diritti indigeni.
➢ Supportare la realizzazione del seminario per documentare 5 casi emblematici di violazione di diritti e le conseguenze sulle popolazioni indigene.
➢ Accompagnare al monitoraggio le attività e creazione dell’archivio (testuale, visivo e audiovisivo) sulle testimonianze delle vittime delle violazioni dei diritti indigeni.
➢ Supportare l’organizzazione di una campagna di sensibilizzazione e promozione del rispetto dei diritti delle comunità indigene e del loro territorio con 1 incontro di sensibilizzazione in 6 universitá di Lima, nelle piattaforme nazionali delle organizzazioni della societá civile che difendono i diritti umani delle popolazioni indigene ed una conferenza stampa che si terrá nei locali della sede dell’ente.
➢ Collaborare all’elaborazione di un piano di assistenza tecnica e 2 incontri per migliorare l’accompagnamento giuridico ai casi di violazione dei diritti indigeni.
➢ Sostenere alla realizzazione dei 2 corsi per formatori a 8 dirigenti indigeni per la difesa dei loro diritti.
➢ Contribuire all’organizzazione dei 3 incontri di scambio con specialisti e leader indigeni.
➢ Accompagnare al monitoraggio delle attivitá ed alla creazione dell’archivio multimediale
MODALITA’ DI FRUIZIONE DEL VITTO E ALLOGGIO:
VITTO: I volontari fruiranno del vitto attraverso la ricarica di $ 130 al mese attraverso una tessera di
acquisto del supermercato delle catene nazionali: Metro o Plaza Vea.
ALLOGGIO: I volontari fruiranno dell’alloggio in appositi appartamenti in zone sicure, garantendo la
sufficiente comodità, e vicine ai luoghi dove svolgeranno il servizio civile. Saranno coperti i costi delle
utenze ed eventuali riparazioni non dipendenti da danni apportati dalla permanenza dei volontari.
GIORNI DI SERVIZIO SETTIMANALI ED ORARIO
Giorni di servizio: 5 giorni a settimana
Orario di servizio: 25 ore settimanali
NUMERO DI MESI DI PERMANENZA ALL’ESTERO, MODALITÀ E TEMPI DI EVENTUALI RIENTRI
Gli operatori volontari permarranno all’estero mediamente dieci (10) mesi.
Il progetto Caschi Bianchi prevede la possibilità di un rientro in Italia all’incirca a metà progetto, ai fini di una valutazione dell’andamento delle attività, della crescita personale del volontario e della disseminazione del progetto sul territorio nazionale. L’eventuale rientro intermedio sarà concordato tra l’OLP della sede di realizzazione del progetto all’estero e il Tutor in Italia di ogni singolo intervento.
Qualora la sede non prevede di realizzare nel progetto il rientro intermedio del volontario, questa informazione sarà comunicata al volontario prima dell’avvio del progetto.
I tempi di realizzazione del progetto saranno quindi:
⮚ Inizio servizio
⮚ Formazione Generale e Formazione Specifica in Italia, preparazione documenti (Visti, Biglietti
Aerei, Vaccini) tra i 20 e i 40 giorni
⮚ Partenza per l’estero
⮚ Formazione Specifica in loco entro i primi 90 giorni.
⮚ Eventuale viaggio intermedio all’incirca per metà progetto per realizzare il monitoraggio delle
attività svolte.
⮚ Rientro finale in Italia durante l’ultimo mese di servizio
EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI
Ai volontari in servizio, su tutte le sedi, si richiede:
➢ elevato spirito di adattabilità;
➢ flessibilità oraria;
➢ eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana;
➢ attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner locali di riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di prevenzione dei rischi sociali, ambientali e di tutela della salute;
➢ comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la di quelli già programmati e previsti dal progetto;
➢ partecipazione a situazioni di vita comunitaria;
➢ abitare nelle strutture indicate dall’Ente;
➢ rispettare i termini degli accordi con le controparti locali;
➢ partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà internazionale al termine della permanenza all’estero;
➢ partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per l’estero.
➢ Rientrare in Italia al termine del servizio
➢ partecipare alla valutazione progettuale finale
Inoltre, per le sedi di attuazione di seguito riportate, si elencano i seguenti obblighi aggiuntivi:
Nella sede di LIMA (140406)
➢ Disponibilità a viaggiare nelle comunità native del territorio della Amazzonia settentrionale e
centrale, in particolare presso le comunità della zona di Tarapoto e Pucallpa, in missioni della
durata massima di 7 giorni per le descritte attività di progetto.
➢ Disponibilità a mantenere uno stile di vita coerente con i valori del volontario nel contesto di una
città che invita molte volte ad uno stile di vita consumista e razzista.
Nella sede di TARAPOTO (140408)
➢ Disponibilità a viaggiare nelle comunità native del territorio della Amazzonia centrale, in
particolare presso le comunità native della zona Tarapoto: Puka Rumi; Callanayaku; Vistoso
Grande; Nuevo Lamas; Altopucalpillo e Los Angeles. in missioni della durata massima di 7
giorni per le descritte attività di progetto.
➢ Disponibilità a mantenere uno stile di vita coerente con i valori del volontario nel contesto di una
città con poche alternative per il tempo libero.
➢ Spirito di adattamento e di empatia interculturale quando si condivide con le popolazioni dei
villaggi della foresta.
Nella sede di LIMA (140410)
➢ Disponibilità a viaggiare nelle comunità native del territorio della Amazzonia settentrionale e
centrale, in particolare presso le comunità della zona di Jaen, Ucayali e Pucallpa, in missioni
della durata massima di 7 giorni per le descritte attività di progetto.
➢ Disponibilità a mantenere uno stile di vita coerente con i valori del volontario nel contesto di una
città che invita molte volte ad uno stile di vita consumista e razzista.
Nella sede di LIMA (143987)
➢ Disponibilità a viaggiare nelle comunità native di 8 regioni amazzoniche, in missioni della durata
massima di 7 giorni per le descritte attività di progetto.
➢ Disponibilità a mantenere uno stile di vita coerente con i valori del volontario nel contesto di una
città che invita molte volte ad uno stile di vita consumista e razzista.
➢ Spirito di adattamento e di empatia interculturale quando si viaggia e ci si incontra con le
popolazioni dei villaggi delle zone amazzoniche.
PARTICOLARI CONDIZIONI DI DISAGIO
Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari impiegati all’estero nelle sedi del presente progetto
sono soggetti alle seguenti condizioni di disagio:
➢ il disagio di ritrovarsi immersi in una realtà diversa da quella conosciuta e non avere le giuste
coordinate per comprenderla, per capire come relazionarsi e comportarsi sia nei confronti delle
controparti locali che delle istituzioni locali;
➢ il disagio di dover utilizzare quotidianamente particolari accorgimenti sanitari resi necessari dal
vivere in territori in cui sono presenti patologie endemiche (malaria, aids e/o tubercolosi, ..)
➢ il disagio di ritrovarsi in territori in cui le condizioni climatiche possono, in certe situazioni,
ostacolare o/e ritardare le attività previste dal progetto
➢ il disagio di vivere in territori dove le comunicazioni telefoniche ed il collegamento internet non è
sempre continuo ed assicurato.
Inoltre, per le sedi di attuazione di seguito riportate, si elencano i dettagli delle condizioni di disagio
aggiuntivi:
➢ Si richiede ai volontari la disponibilità di mantenere uno stile di vita coerente con i valori del
volontario e di mantenersi nello scoprire gli aspetti della vita in tutta la sua complessità
interculturale.
➢ Capacità di adeguarsi alle condizioni di vita molto umili delle popolazioni rurali beneficiarie del
progetto.
Scadenza: 30/06/2025
Scadenza: 31/05/2025
Scadenza: 31/12/2025